Nonostante il gruppo PPE avesse affermato di votare contro il testo, ci sono stati 24 dei suoi eurodeputati che hanno votato a favore del testo e quindi i voti contrari dei gruppi ECR e ID non sono stati sufficienti a respingere quello che è diventato il simbolo del Green Deal. Verdi, Socialisti, Sinistra e Renew Europe hanno votato invece a favore del testo.
Questo voto conclude un lungo iter legislativo che ha modificato sostanzialmente il testo proposto dalla Commissione, dove la parte agricola dell'accordo è più vicina alla proposta della Commissione e alla posizione del Consiglio che a quella del Parlamento, che aveva chiesto la cancellazione dell'articolo 9, cioè la completa esclusione dei terreni agricoli dal regolamento.
Invece, l'accordo ripristina l'articolo 9 e ne mantiene la struttura, ma passa da un approccio basato sui risultati a uno basato sugli sforzi. Inoltre, gli Stati membri possono scegliere due dei tre indicatori proposti (indice delle farfalle; stock di carbonio organico; quota di terreni agricoli con caratteristiche topografiche ad alta diversità). Il riferimento all'obiettivo del 10% di caratteristiche paesaggistiche ad alta diversità è stato eliminato.
Per quanto riguarda le torbiere, vengono mantenuti gli obiettivi di ripristino dell'approccio generale del Consiglio, ma gli obiettivi di riumidificazione per il 2040 e il 2050 sono ridotti a un terzo.
Riguardo al ripristino degli ecosistemi forestali, sono stati recuperati gli indicatori sul legno morto in piedi e a terra, e almeno uno dei due dovrebbe essere obbligatorio. È stata inserita la necessità per gli Stati membri di considerare il rischio di incendi boschivi.
Per tenere conto del dibattito sulla sicurezza alimentare che ha animato le proteste contro questo regolamento, il miglioramento della sicurezza alimentare è stato inserito come obiettivo nell'articolo 1 del regolamento.
Inoltre, sul finanziamento, si chiarisce che l'attuazione di questo regolamento non implica la riprogrammazione della Politica agricola comune, della Politica comune della pesca o di altri programmi e strumenti di finanziamento dell'agricoltura e della pesca nell'ambito dell'attuale QFP (Quadro Finanziario Pluriennale). In più, si chiede alla Commissione europea di presentare una relazione sulle risorse finanziarie disponibili nell'UE per l'attuazione del regolamento e sull'attuale fabbisogno finanziario, per individuare eventuali lacune di finanziamento e presentare le proposte necessarie, compresa l'istituzione di finanziamenti specifici.