La giornata del 24 ottobre era una giornata estremamente importante per il settore agricolo a Bruxelles, un cosiddetto D-Day, visto le importanti votazioni previste sul dossier imballaggi e su quello fitofarmaci nella Commissione Ambiente del Parlamento europeo. Purtroppo, le votazioni non sono andate come ci si auspicava, con gli eurodeptati di COMENVI che, nonostante le indicazioni dell`Alleanza delle Cooperative Agroalimentari e del Copa Cogeca, hanno mantenuto un approccio piuttosto “green”.
“Accogliamo con uno scontato disappunto gli esiti della votazione di oggi della Commissione ambiente dell’europarlamento, ma al tempo stesso invitiamo ad una massima mobilitazione dei parlamentari europei in vista della prossima votazione in sessione plenaria prevista a novembre. L’obiettivo non può non essere quello di provare ad invertire la rotta, a difesa di tutta la filiera agroalimentare italiana”. Così il presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari Carlo Piccinini ha espresso la sua amarezza a margine dei due voti tenuti nella mattinata del 24 ottobre.
Nello specifico, Alleanza Cooperative Agroalimentari esprime “forte dissenso” per alcune delle misure approvate nel Regolamento imballaggi: il divieto di imballaggi monouso per tutte le confezioni ortofrutticole di peso inferiore a un chilogrammo rischia di mettere a repentaglio l'efficienza e la praticità della catena di distribuzione agroalimentare. Così come l’obbligo dell’etichettatura compostabile per i prodotti ortofrutticoli rischia di comportare costi eccessivi per le aziende, senza garantire necessariamente un impatto positivo sull'ambiente. Il presidente Piccinini esprime anche preoccupazioni in merito al riutilizzo di contenitori per bevande non alcoliche che l’Europa intende promuovere.
Rispetto alla proposta di Regolamento sulla riduzione dei fitofarmaci in agricoltura, “siamo fortemente contrariati – spiega il presidente Piccinini - che la Commissione per l'ambiente del Parlamento UE non abbia minimamente tenuto conto del parere approvato dalla Commissione Agricoltura in cui erano confluiti numerosi elementi improntati al buon senso”. Sono infatti stati approvati alcuni emendamenti al testo che fissano al 2030 l’obiettivo di ridurre del 50% l’uso dei pesticidi e introducono il divieto di utilizzo di sostanze nelle aree sensibili e nella zona cuscinetto di almeno 5 metri.
“L’Europa persevera – spiega Piccinini - con atteggiamenti che continuano ad essere punitivi per tantissime aziende agricole e agroalimentari che in questi anni hanno dimostrato di aver fatto numerosi passi avanti in tema di sostenibilità ambientale. Se si persevera con queste decisioni, aumenteremo la nostra dipendenza dalle produzioni provenienti da paesi extraeuropei e ridurremo la nostra capacità produttiva, indebolendo interi tessuti economici e sociali e senza peraltro riuscire a raggiungere pienamente gli obiettivi ambientali che l’Europa ha indicato”.
Comunque, la battaglia non è conclusa. Infatti, nella plenaria di Strasburgo dovrebbero essere votati entrambi i dossier, che hanno dimostrato di necessitare un margine non troppo ampio per ribaltare la partita. Quindi, diventa impportante lavorare sugli eurodeputati in vista del voto finale del Parlamento.