Durante la precedente legislatura, il Copa Cogeca ha spesso messo in guardia contro l'atteggiamento piuttosto sprezzante della Commissione nei confronti dell'agricoltura e il rinnovato interesse dei gruppi politici per la presidenza della Commissione Agricoltura e per il ruolo di Commissario all'Agricoltura mette in evidenza il grande lavoro fatto dall’organizzazione.
L'agricoltura europea è infatti un tema incredibilmente rilevante, al crocevia di tutte le principali priorità dell'UE. Che si tratti di sicurezza alimentare, lotta al cambiamento climatico e alla perdita di biodiversità, sequestro del carbonio, promozione dell'economia bio-circolare, energie rinnovabili, sviluppo rurale o politica commerciale, tutto è legato all'agricoltura. Come se si dovesse ricordare ai politici appena eletti, il nostro modello agricolo, con la sua grande diversità e il suo modello di agricoltura familiare resiliente, è una risorsa importante che deve essere imperativamente rafforzata.
Pur essendo essenziale e strategica, l’agricoltura rimane purtroppo fragile. Il Copa Cogeca sottolinea che le sfide che dovrà affrontare a medio termine sono esistenziali e si pone diverse domande. Come promuovere le necessarie transizioni climatiche e ambientali preservando la competitività della nostra agricoltura? Come bilanciare la circolarità della nostra agricoltura con l'allevamento? Come potremo mantenere la nostra capacità di innovazione in settori quali le NGT, il biocontrollo, la gestione dell'acqua e la fertilizzazione? Come potremo rafforzare la nostra autonomia strategica in un contesto geopolitico sempre più complesso e impegnativo? La capacità di rispondere a queste domande determinerà la capacità di garantire la necessità critica di un rinnovamento generazionale.
Mentre l'agricoltura è attualmente sotto i riflettori, è emerso un certo paradosso. Nonostante le intenzioni espresse dai partiti politici durante la campagna elettorale, non si sono ancora viste risposte politiche convincenti e innovative alle difficoltà e alle preoccupazioni sollevate durante le proteste agricole. La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è riuscita a dare risposte a breve termine proponendo semplificazioni alla nuova PAC e avviando un ambizioso lavoro di base con il lancio del dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura europea. Tutto ciò è positivo, ma non qualcosa che si possa traslare nel lungo periodo.
Ad avviso dell’organizzazione che rappresenta gli agricoltori UE, alcuni elementi sono essenziali se vogliamo ripristinare una visione strategica dell’agricoltura europea. A questo punto, gli agricoltori e le cooperative europee chiedono rassicurazioni su alcuni impegni assunti durante la campagna elettorale, in particolare per quanto riguarda l'allocazione e l'entità del bilancio UE per l'agricoltura. Non si può quindi pretendere che gli agricoltori facciano di più se li lasciamo nell'incertezza sui finanziamenti per i nostri obiettivi comunitari. A questo proposito, per il Copa Cogeca, sarebbe un'occasione persa ridurre i fondi destinati alla politica di promozione, che rappresenta uno dei principali successi dell'UE.
Il comunicato segue che c’è bisogno di maggiore coerenza politica, in particolare tra le ambizioni ambientali sul mercato interno e la politica commerciale. A questo proposito, qualsiasi spinta nel portare avanti l'accordo UE-Mercosur nella fase iniziale del mandato invierebbe un segnale negativo a livello politico. Per quanto riguarda l'Ucraina, pur dovendo sostenere il suo sforzo bellico, gli agricoltori dell'UE non dovrebbero essere lasciati a sostenere parte dell'onere della liberalizzazione del commercio o del potenziale allargamento. Poi, sarebbe inoltre fondamentale continuare gli sforzi di valutazione e semplificazione avviati nel 2024, a partire ad esempio dal regolamento sulla deforestazione, estremamente complesso e poco pratico.
Su queste chiare basi, e con il sostegno di un Commissario per l'Agricoltura con un ruolo centrale nel futuro collegio, l’organizzazione con sede a Bruxelles crede che si possa prendere in considerazione una serie di nuove riforme per migliorare in particolare la posizione degli agricoltori nella catena del valore e il rinnovamento delle generazioni agricole. Potremmo sostenere le strategie europee in settori chiave come l'allevamento, i fertilizzanti o l'acqua. Infine, è essenziale prestare nuova attenzione alle cooperative agricole, che sono attori chiave delle nostre transizioni e che finora sono state trascurate nella maggior parte dei dibattiti e nelle tabelle di marcia dei gruppi politici.
I prossimi mesi saranno cruciali per convertire le intenzioni della campagna in azioni forti e concrete, poiché i raccolti del 2024 sembrano già impegnativi e il settore vuole rimanere competitivo e un fiore all’occhiello nel mondo.