Nel Consiglio AGRIFISH del 22 settembre i ministri dell'Agricoltura europei hanno avuto opinioni molto decise e non hanno esitato a esprimere le loro lamentele sulle proposte relative alla futura politica agricola post-2027 e su quelle che considerano inadeguate le assegnazioni nazionali degli importi minimi di sostegno al reddito riservati. Dopo le osservazioni introduttive del Commissario per l’agricoltura Hansen, tutte le delegazioni hanno preso la parola, mentre il ministro lituano ha definito apertamente la distribuzione della spesa agricola tra gli Stati membri un “disastro”. Nel frattempo, la Slovacchia ha chiarito che non sosterrà mai questa proposta, mentre la Francia ritiene che vi sia una totale ‘discrepanza’ tra lo stanziamento di bilancio e l'importanza strategica del nostro settore.
Anche il Ministro italiano Lollobrigida è stato durissimo, affermando che “si stanno buttando 60 anni di Politica Agricola Comune”. Inoltre, Lollobrigida ha dichiarato che in questa situazione sarà difficile mantenere una sovranità alimentare del continente.
Nel corso del dibattito, l'opinione generale è stata che i finanziamenti per l'agricoltura previsti nella proposta della Commissione non fossero sufficienti, con diversi delegati che hanno ricordato le conclusioni del Consiglio approvate dai ministri dell'Agricoltura nel dicembre 2024 sotto la presidenza ungherese, sottolineando la richiesta dei ministri di un bilancio PAC indipendente con due pilastri. La stragrande maggioranza ha espresso chiaramente il desiderio di una politica autonoma e indipendente, con un bilancio adeguato e separato, in modo che le misure possano raggiungere i suoi obiettivi chiave, quali la sicurezza alimentare, la protezione dell'ambiente e la competitività. Inoltre, molti hanno sottolineato l'importanza di intervenire sullo sviluppo rurale, mentre altri hanno espresso riserve sul programma scolastico, con alcuni partecipanti che hanno affermato di preferire che fosse interamente finanziato dall'UE. Alcuni degli intervenuti hanno sottolineato la complessità delle proposte e il lavoro necessario per realizzarle, sottolineando la notevole frammentazione della PAC, chiedendo che gli articoli pertinenti siano consolidati in un unico documento e insistendo sul fatto che le diverse disposizioni debbano essere negoziate nell'ambito del Consiglio AGRIFISH. Un piccolo numero di loro si è concentrato su alcuni degli elementi positivi della proposta, come un maggiore grado di flessibilità, la semplificazione e l'enfasi sul ricambio generazionale.
Da parte sua, il ministro della Presidenza danese per l'alimentazione, l'agricoltura e la pesca Jacob Jensen ha sottolineato che i negoziati sulla futura PAC sono molto importanti per la presidenza danese e ha confermato che nelle prossime tre riunioni del Consiglio si esamineranno in modo approfondito i diversi temi che plasmano la politica futura, insistendo sulla necessità di renderla “a prova di futuro”. In particolare, ci si concentrerà su come spianare la strada ai giovani agricoltori, creare incentivi per la transizione verde, garantire la sicurezza alimentare, adottare soluzioni innovative e, non da ultimo, semplificare.
L'attuale presidente del Consiglio ha informato i suoi colleghi ministri che la presidenza ha in programma una discussione tematica sulla PAC dal punto di vista della sua architettura verde il mese prossimo a Lussemburgo (27-28 ottobre), sulla sicurezza alimentare (17 novembre) e sull'innovazione e la competitività nell'ultima riunione del Consiglio dell'anno (11-12 dicembre).