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Europêche incontra il Vicepresidente esecutivo Sefcovic e gli Stati membri per discutere le questioni urgenti della pesca

Europêche incontra il Vicepresidente esecutivo Sefcovic e gli Stati membri per discutere le questioni urgenti della pesca

La principale organizzazione europea che rappresenta l'industria della pesca ha tenuto ieri un incontro ad alto livello con il vicepresidente esecutivo Maroš Šefčovič e i funzionari degli Stati membri per discutere diverse questioni critiche per il settore della pesca europeo, nel periodo di transizione politica in corso nell'UE

giovedì 26 settembre 2024

Rafforzare la pesca nel portafoglio del commercio

Il Presidente di Europêche ha aperto la riunione congratulandosi con il Vicepresidente Šefčovič per la sua nomina a Commissario designato per il Commercio, la Sicurezza economica, le Relazioni interistituzionali e la Trasparenza e ha espresso l'auspicio di una stretta collaborazione nell'ambito del suo nuovo portafoglio. Europêche ha sottolineato la necessità di inserire la pesca e la produzione alimentare nell'agenda della Commissione, compreso il commercio. Questo approccio olistico è fondamentale per rafforzare un settore resiliente, sostenibile e competitivo nel mercato globale. Europêche ha inoltre chiesto reciprocità commerciale, clausole specchio e standard allineati nei mercati globali, sottolineando l'importanza di una concorrenza leale e di condizioni di parità.

Dialogo di alto livello sulla pesca UE-Norvegia

La discussione ha toccato anche il dialogo ad alto livello recentemente avviato dall'UE con la Norvegia, con Europêche che ha espresso apprezzamento per l'inclusione della pesca nei colloqui diplomatici più ampi da parte della Commissione. Entrambe le parti hanno fatto il punto della situazione e monitoreranno attentamente le azioni della Norvegia nei prossimi mesi. Europêche ha tuttavia incoraggiato la Commissione a prendere una posizione ferma contro le pratiche non collaborative e irresponsabili della Norvegia, tra cui la fissazione unilaterale di quote eccessive di sgombro e l'accaparramento di quote di merluzzo. Il settore ha quindi accolto con favore la proposta legislativa della Commissione che consentirà all'UE di adottare misure più concrete contro le pratiche di pesca non sostenibili dei Paesi terzi e di rafforzare il processo di cooperazione.

Posizione dell'UE per la riunione annuale dell'ICCAT del 2024

Europêche ha apprezzato gli sforzi della Commissione nel difendere le quote europee per il tonno tropicale, ma ha espresso preoccupazione per il crescente divario nelle condizioni di parità tra i paesi europei e gli altri, che incide profondamente sulla loro competitività nell'Oceano Atlantico. I pescherecci di proprietà non europea non sono tenuti a rispettare la chiusura temporanea (moratoria sui FAD) o non la rispettano, aggravando le sfide che i pescherecci europei con reti a circuizione devono affrontare. In questo contesto, e dato che gli stock di tonno sono in buona salute, Europêche ha chiesto la cancellazione o la riduzione della moratoria sui FAD a un mese per evitare il collasso della flotta europea di pescherecci con reti a circuizione, le cui imbarcazioni e catture sono già crollate del 40% dal 2016.

Possibilità di pesca equilibrate per il 2025

Europêche ha riconosciuto i significativi progressi verso una pesca più sostenibile nell'UE, in particolare nell'Atlantico nord-orientale, riportati dalla Commissione europea. Tuttavia, le prospettive positive della Commissione non si traducono in un aumento delle quote. Secondo il settore, l'interpretazione dei pareri scientifici da parte della Commissione rimane eccessivamente cautelativa, con una riduzione eccessiva delle quote, e non si allinea con le osservazioni dei pescatori in mare. Europêche ha chiesto di migliorare la garanzia della qualità scientifica e di adottare un approccio equilibrato che tenga conto dei fattori socioeconomici e della sicurezza alimentare.

Preoccupazione per i drastici tagli alle quote

Nell'ambito del programma politico della nuova Commissione, che pone l'accento sulla sovranità alimentare, la resilienza e la competitività, Europêche si aspettava proposte più equilibrate per le possibilità di pesca. Tuttavia, il settore esprime grande preoccupazione e delusione per i pesanti tagli proposti per molte specie, tra cui le acciughe nelle acque iberiche. Il settore ha chiesto alla Commissione una maggiore flessibilità e un aumento del 10% per gli stock di merluzzo nel Mare del Nord.

L'incontro ha affrontato anche le sfide in corso nel Mediterraneo. Europêche ha evidenziato l'impatto socio-economico negativo del piano pluriennale dedicato, ovvero un'enorme riduzione del 40% dei giorni di pesca, delle chiusure di aree e delle restrizioni sugli attrezzi negli ultimi quattro anni. Europêche ha chiesto una valutazione completa delle misure prima di adottare ulteriori drastiche riduzioni.

Per quanto riguarda il Baltico, i rappresentanti di Europêche hanno sottolineato che ulteriori riduzioni delle quote di catture accessorie sembrano essere più simboliche che efficaci, dato che le quote attuali sono già minime. Occorre invece concentrarsi sul miglioramento dei dati scientifici e affrontare le questioni ambientali che interessano questi ecosistemi.