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BCE: una normativa semplificata per le banche di minori dimensioni.

BCE: una normativa semplificata per le banche di minori dimensioni.

lunedì 15 dicembre 2025

La Banca centrale europea – Bce propone a Commissione, Parlamento e Consiglio europeo di semplificare la normativa bancaria per le piccole banche e Federcasse, l’organismo di rappresentanza del credito cooperativo italiano, esulta.

A Francoforte, il Consiglio direttivo della Bce ha infatti approvato 17 Raccomandazioni formulate dalla Task force di Alto livello sulla semplificazione del quadro europeo di regolamentazione prudenziale, qui la nota di Bankitalia, vale a dire quel complesso di norme che ancorano l’esercizio del credito a forti garanzie patrimoniali, il cosiddetto capitale di vigilanza, con l’obiettivo di rendere sicuro il sistema bancario, mettendolo al riparo dai rischi di credito, di mercato e operativi.
Secondo molti osservatori l’applicazione relativamente poco differenziata di queste norme è un errore che rischia di appesantire la gestione delle banche locali e di piccole dimensioni, per l’eccessiva complessità del quadro normativo a cui vanno soggette.

Augusto Dell’Erba, il presidente di Federcasse, che ha subito dettato alle agenzie una dichiarazione: «Valutiamo molto interessanti e promettenti le 17 Raccomandazioni formulate dal Consiglio direttivo della Bce e volte a rimuovere gli ostacoli alla competitività delle banche dell’area dell’euro e che impongono loro un onere eccessivo con il rischio di ostacolare la capacità delle banche di minori dimensioni di fornire servizi all’economia reale e contribuire in tal modo alla coesione sociale».

In particolare, secondo una nota di Federcasse, «la proposta di introdurre un regime prudenziale significativamente semplificato per le banche di minori dimensioni da parte della Bce segna un passo in avanti significativo nel realizzare in modo strutturale i principi di proporzionalità e di adeguatezza nell’ambito dell’Unione bancaria».

Secondo il presidente, «particolarmente interessante appare tra le altre la Raccomandazione n. 3 in materia di semplificazione e proporzionalità per le banche definite piccole e non complesse (secondo la definizione del Crr)».
Che cosa prevede? Propone di ampliare in modo prudente il grado di proporzionalità nell’Unione europea nell’ambito dell’attuale regime delle banche piccole e non complesse (definite le Small and non Complex Institutions-Snci) «anche ampliando il perimetro delle piccole banche ammissibili attraverso un innalzamento dell’attuale soglia di 5 miliardi (del totale delle attività, ndr) di euro previsto dal regime per le Snci, nonché estendendo l’ambito di applicazione delle norme semplificate», spiega la nota di Federcasse. Ossia, le Raccomandazione potrebbero suggerire di innalzare i limiti delle attività delle banche piccole, allargandone il perimetro, e consentendo quindi un’operatività maggiore a un più ampio numero di istituti.

A questo punto, la Bce presenterà alla Commissione europea le sue valutazioni e Consiglio e Parlamento delibereranno.
Secondo Federcasse, queste proposte di semplificazione «scaturiscono anche dalla constatazione, da parte delle autorità, che gli standard del Comitato di Basilea siano stati concepiti per le banche attive a livello internazionale, ma che l’Ue ha deciso di applicarli a tutte le banche nel tentativo di raggiungere un quadro normativo unificato» e che «ciò ha però dato origine a un’eccessiva complessità».
Per la federazione della Bcc «le norme che potrebbero essere varate dovrebbero consentire alle banche più piccole di trarre vantaggio da un approccio che garantisca un migliore equilibrio tra stabilità (che deve essere costantemente perseguita) e oneri normativi non necessari, anche in linea con quanto realizzato o si sta realizzando in altre giurisdizioni come il Regno Unito, la Svizzera e gli Stati Uniti».