Il regolamento sulla Deforestazione, cosiddetto EUDR, posticipato informalmente di un anno
Martedì sera (3 dicembre) i negoziatori del Parlamento europeo e del Consiglio hanno raggiunto un accordo informale sul rinvio dell'applicazione del Regolamento UE sulla deforestazione (EUDR) di un anno. In precedenza, gli Stati membri hanno respinto una richiesta del PE, spinta dai partiti di destra, di aggiungere un'ulteriore categoria “priva di rischi” che esentasse dai controlli alcune origini dai controlli.
In base all'accordo, i grandi operatori dovranno conformarsi ai requisiti dell'EUDR a partire dal 30 dicembre 2025, mentre le micro e piccole imprese saranno coperte dal 30 giugno 2026. La relatrice del Parlamento Christine Schneider (PPE, DE) ha insistito sul fatto che si sia mantenuto ciò che si era promesso, ovvero garantire alle imprese, i forestali, gli agricoltori e le autorità un anno in più per prepararsi. Poi, la Commissione UE dovrà completare la piattaforma online e la categorizzazione del rischio in sei mesi, garantendo una maggiore prevedibilità in tutta la catena di approvvigionamento. Inoltre, dovrebbe seguire una valutazione d'impatto e un'ulteriore semplificazione nella fase di revisione per i Paesi o le regioni a basso rischio, fornendo ai Paesi un incentivo a migliorare le loro pratiche di conservazione delle foreste.
Il nuovo Commissario per l'Ambiente, la resilienza delle acque e un'economia circolare competitiva, Jessika Roswall, ha sottolineato che l'accordo significa 12 mesi di tempo in più per tutte le imprese, gli agricoltori e le aziende agricole, gli agricoltori e una serie di stakeholder internazionali che devono attuare il regolamento UE sul Regolamento UE sulla deforestazione, con la Commissione europea che alla fine ha ascoltato il loro feedback con una proposta equilibrata.
È prevista anche la pubblicazione di una versione aggiornata delle linee guida e delle domande più frequenti associate all'EUDR. La priorità è la messa in funzione del sistema informativo, mentre la categorizzazione utilizzata per il benchmarking del rischio è fondamentale per garantire la prevedibilità per gli operatori, i commercianti, i paesi produttori e le autorità competenti. La Commissione si impegna a garantire che entrambi i sistemi siano disponibili il prima possibile, ma non più tardi di sei mesi prima della nuova data di entrata in vigore del regolamento.
Una revisione generale della legislazione è prevista entro il 30 giugno 2028. In essa la Commissione analizzerà ulteriori misure per ridurre l'onere amministrativo, compresa la possibilità di ridurre i requisiti per l'approvvigionamento da Paesi o regioni che hanno ottenuto risultati positivi in linea con la nuova legge.
L'accordo informale sarà esaminato nella prossima sessione plenaria di Strasburgo il 16 dicembre e per l’entrata in vigore, il testo concordato deve essere formalmente approvato dai parlamentari europei e dal Consiglio e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale entro la fine dell'anno.