Per via di tutte le pertubazioni di qualsiasi tipo che l'Europa sta sopportando, la Commissione europea ha pubblicato una strategia di preparazione a livello UE
In un mondo del XXI secolo colpito da una serie di disastri, dalle pestilenze alle inondazioni, dagli incendi alle guerre, la Commissione europea propone di rafforzare il ruolo dell'Unione nella preparazione alle emergenze negli Stati membri e nei loro dintorni, compresa la costituzione di scorte di risorse critiche, potenzialmente anche di cibo e acqua. Tutto questo messo nero su bianco nella comunicazione del 26 marzo “sulla strategia europea di preparazione dell’Unione”.
“Nuove realtà richiedono un nuovo livello di preparazione in Europa”, ha dichiarato la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen. “I nostri cittadini, i nostri Stati membri e le nostre imprese hanno bisogno degli strumenti giusti per agire sia per prevenire le crisi che per reagire rapidamente quando una catastrofe colpisce. Le famiglie che vivono in zone alluvionali devono sapere cosa fare quando le acque si alzano”, ha aggiunto il politico tedesco. “I sistemi di allerta precoce possono evitare che le regioni colpite da incendi selvaggi perdano tempo prezioso. L'Europa è pronta a sostenere gli Stati membri e i partner fidati del vicinato per salvare vite e mezzi di sussistenza”, ha concluso la Von der Leyen.
“Sebbene gli Stati membri rimangano gli attori principali della protezione civile, della preparazione e della risposta alle crisi, la strategia delinea la visione di un'Unione della preparazione, in cui il sostegno dell'UE integrerà gli sforzi nazionali. Insieme, saremo più efficaci, più agili, con responsabilità chiare, più forti nell'anticipazione e nella risposta in tutti i settori rilevanti. Strumenti flessibili aiuteranno gli Stati membri a rispondere alle emergenze impreviste. Il lavoro verso un'Unione della preparazione contribuirà anche a rendere l'UE più inclusiva, competitiva e prospera”. Così spiegano la comunicazione gli esperti della Commissione UE. L'attuazione della strategia sarà poi monitorata regolarmente, con aggiornamenti al Consiglio e al Parlamento europeo.
Gli autori sottolineano che la pandemia COVID-19 ha esacerbato le disuguaglianze preesistenti e ha dimostrato che i servizi sanitari e le catene di approvvigionamento dell'Unione, anche per quanto riguarda l'energia, i prodotti medici, gli alimenti e le materie prime critiche, possono essere profondamente perturbati. Nell'attuale contesto di dura competizione geopolitica, economica e di conflitto, esse sono infatti sempre più vulnerabili alla manipolazione e alla coercizione economica. Inoltre, l'attuale quadro giuridico dell'UE copre la maggior parte dei settori che garantiscono le funzioni vitali della società, compresa la legislazione trasversale sulle crisi, nonché i piani di emergenza settoriali e la legislazione che aumentano la resilienza delle società, come la sicurezza alimentare, l'acqua potabile, l'approvvigionamento energetico, le telecomunicazioni e i trasporti, la gestione dei rifiuti, i sistemi sanitari, gli standard edilizi, la protezione della natura, i piani per le alluvioni, i servizi finanziari e altri.
Riguardo alla “Strategia di stoccaggio dell'UE”, la Commissione sta pianificando una strategia di stoccaggio a livello europeo, che comprenda tutti gli sforzi di stoccaggio esistenti. Questa dovrebbe rafforzare l'accesso alle risorse critiche in tutta l'UE, ad esempio per la risposta alle emergenze e alle catastrofi, per le contromisure mediche, per le materie prime critiche, per le attrezzature energetiche, per i ripari e potenzialmente per i prodotti agroalimentari e l'acqua. Intende poi combinare riserve centralizzate a livello di UE e contributi degli Stati membri, con il supporto di partenariati pubblico-privati per garantire efficienza, scalabilità ed efficacia dei costi. Ci sono opzioni anche per garantire l'approvvigionamento di acqua e di altre risorse naturali critiche. Difatti, l'acqua, il suolo e altre risorse naturali sono fondamentali non solo per l'approvvigionamento alimentare, ma anche per il buon funzionamento della nostra economia. Secondo la Banca Centrale Europea, quasi il 75% dei prestiti bancari alle imprese dell'area dell'euro sono concessi ad aziende che dipendono fortemente da almeno un servizio ecosistemico, in particolare dall'acqua.
Sulla “Strategia di resilienza idrica” (Water Resiliency Strategy), la Commissione proporrà una strategia europea di resilienza idrica che definirà un percorso verso la sicurezza e la resilienza idrica, garantendo la disponibilità di acqua pulita e proteggendo meglio l'UE dai rischi legati all'acqua. La strategia dovrebbe essere presentata alla fine di maggio, prima di una serie di conferenze di alto livello sugli oceani. Dovrebbe inoltre promuovere soluzioni basate sulla natura per migliorare la preparazione e la resilienza, anche contro le catastrofi naturali.
Infine, nell'ambito di una strategia dell'UE per la bioeconomia e di una legge sull'economia circolare, la Commissione agirà per aumentare i materiali circolari e biobased nelle nostre catene del valore, al fine di migliorare la indipendenza dell’UE dalle importazioni di materie prime critiche.