Semplificazioni soprattutto in tema elettrico, adesso si passerà ai triloghi
Tra i temi del pacchetto di semplificazione della Commissione europea c’era anche il cosiddetto CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism), lo strumento dell'UE per imporre un prezzo equo al carbonio emesso durante la produzione di beni ad alta intensità di carbonio che entrano nell'UE e per incoraggiare una produzione industriale più pulita nei paesi terzi. Tra il 21 e 22 maggio 2025 la proposta della Commissione è stata adottata da un'ampia maggioranza di deputati (564 voti a favore, 20 contrari, 12 astensioni).
Sono stati accolti solo i tre emendamenti adottati dalla Commissione ENVI del Parlamento europeo (e votati in blocco), riguardanti l'esenzione per l'elettricità prodotta interamente all'interno della zona economica esclusiva di uno Stato membro del SEE e ulteriori chiarimenti relativi ai materiali di input (precursori). Tutti gli altri emendamenti sono stati respinti.
Il relatore, Antonio Decaro (S&D), ha chiesto, e ottenuto, il rinvio della questione ai negoziati interistituzionali. La proposta legislativa è stata quindi rinviata alla Commissione ENVI per l'avvio dei negoziati interistituzionali (triloghi), che dovrebbero essere relativamente rapidi e consentire la pubblicazione a breve del regolamento modificato.
Con questo voto, il Parlamento europeo conferma il principio dell'attuazione del CBAM a partire dal 2026 (compresi i fertilizzanti), introducendo però una soglia basata sulla massa di 50 tonnellate, che consentirà di esentare i piccoli importatori, ossia circa 182.000 aziende secondo la Commissione UE.
Reagendo al voto, il Commissario Hoekstra ha sottolineato che, affinché il CBAM sia veramente efficace, l'UE deve anche affrontare l'estensione del suo campo di applicazione, la protezione delle esportazioni e le misure antielusione.