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Promuovere la prosperità e la trasformazione industriale dell'Europa: Le cooperative come motori del cambiamento

mercoledì 26 marzo 2025

Promuovere la prosperità e la trasformazione industriale dell'Europa: Le cooperative come motori del cambiamento

Il 18 marzo 2025, la Commissione europea ha organizzato una conferenza sulle cooperative come attori chiave per stimolare la resilienza economica e la coesione sociale nell'Unione europea

Durante la sessione di apertura dell'evento, abbiamo dato il benvenuto ad Amaryllis Verhoeven (Direttore della DG GROW, Commissione Europea), Maravillas Abadia Jover (Europarlamentare, Partito Popolare Europeo), Thomas Meyer (Vicepresidente di Cooperatives Europe).

Amaryllis Verhoeven ha sottolineato che “le cooperative svolgono un ruolo importante in settori industriali chiave e sottolinea che hanno bisogno di maggiore visibilità e riconoscimento”.

Thomas Meyer ha esortato “Prima di parlare di innovazione, dobbiamo mantenere gli strumenti di produzione sul nostro territorio; un modello eccellente per raggiungere questo obiettivo è stato il workers buyout sotto una cooperativa di lavoratori”.

L'eurodeputata Maravillas Abadia Jover ha dichiarato “Le cooperative sono fondamentali per rafforzare il mercato unico. Sono sociali e partecipative e creano quindi coesione economica. Si concentrano sulla produzione locale e riducono la nostra dipendenza dalle importazioni da paesi terzi. Per aumentare la competitività europea, dobbiamo sostenere le cooperative!”.

  • Cooperative: Una soluzione resiliente in tempi incerti

Durante la prima plenaria sulle cooperative e la resilienza economica, i ricercatori hanno evidenziato come le cooperative diano potere ai lavoratori, rafforzino le comunità e offrano soluzioni sostenibili alle sfide economiche e sociali.

Sybille Mertens (Università di Liegi, Belgio) ha citato la MONDRAGON Corporation, dove i lavoratori hanno scelto di abbassare i salari per proteggere l'azienda, cosa mai vista nelle aziende tradizionali. Ha sottolineato che i sistemi economici devono ricollegarsi ai cittadini reali e che le coop sono “scuole di democrazia”, che promuovono la partecipazione attiva.

Ifigeneia Douvitsa (Ελληνικό Ανοικτό Πανεπιστήμιο | Hellenic Open University (HOU), Grecia) ha mostrato come una banca cooperativa in Grecia (valutata A) abbia prosperato senza il sostegno dello Stato, aumentando i suoi attivi del 452% e fornendo prestiti soprattutto alle donne imprenditrici. L'autrice ha sottolineato che le coop rimangono resilienti anche in contesti difficili e ha chiesto politiche fiscali più eque per sostenere il loro ruolo unico nell'economia.

Aspetto fondamentale: Le cooperative offrono stabilità nelle crisi, costruiscono la democrazia economica e promuovono la crescita inclusiva. Se vogliamo un'economia a prova di futuro, la pluralità è importante: i modelli aziendali a taglia unica non bastano.

  • Promuovere l'imprenditorialità cooperativa giovanile: Sfide e opportunità

La sessione è stata moderata dalla direttrice Agnès Mathis (Cooperatives Europe), e i relatori hanno analizzato come le cooperative possano dare forza ai giovani imprenditori, superare le barriere finanziarie e creare modelli di business sostenibili.

I giovani vogliono avviare un'impresa, ma pochi ci riescono - Agnès Mathis ha osservato che mentre il 40% dei giovani vuole avviare un'attività in proprio, solo il 7% riesce a farlo. Le cooperative possono essere una soluzione, fornendo reti di supporto e competenze condivise.

Le cooperative rendono l'impresa più accessibile - Johanna Kühner (GenoDigital, Germania) ha sottolineato come le cooperative mettano in comune diverse abilità e competenze, rendendo l'imprenditorialità meno opprimente. Tuttavia, le barriere legali e digitali ostacolano ancora lo sviluppo delle coop in alcuni Paesi.

Sfide di finanziamento e problemi di visibilità - Daniel Schembri (Koperattivi Malta) ha sottolineato che molti investitori non comprendono il modello cooperativo, rendendo difficile il finanziamento. A Malta, le donazioni non sono un'opzione e le cooperative devono lavorare di più per spiegare la loro struttura ai potenziali finanziatori.

Leander von Detten (European Student Co-operative Housing Association) ha evidenziato come i giovani si organizzino per affrontare la crisi abitativa. La chiave del successo? La creazione di reti, la condivisione delle conoscenze e la garanzia di finanziamenti alternativi, tra cui milioni di donazioni e contributi di imprese locali.

L'educazione è fondamentale - I relatori hanno convenuto che l'imprenditorialità cooperativa dovrebbe essere integrata nell'educazione. Daniel ha condiviso come le fiere cooperative aiutino i giovani a comprendere il modello, mentre Johanna e Leander hanno sottolineato la necessità di un apprendimento tra pari e di un migliore accesso ai dati per prendere decisioni informate.

Aspetto fondamentale: Le cooperative offrono ai giovani un'alternativa concreta alle attività commerciali tradizionali, ma l'accesso ai finanziamenti, l'istruzione e la visibilità rimangono sfide da affrontare. Per aiutare i giovani imprenditori a trasformare le idee in cooperative di successo sono necessari un maggiore sostegno politico, una maggiore consapevolezza e piattaforme di apprendimento tra pari.

  • Competenze per la trasformazione dell'industria: Di cosa hanno bisogno gli imprenditori cooperativi?

Nella sessione  “Sviluppare le giuste competenze per guidare la trasformazione del settore”, gli esperti hanno evidenziato che la gestione di una cooperativa richiede più di un semplice acume commerciale: richiede resilienza, governance democratica e adattabilità. Storicamente affrontato la disoccupazione giovanile e stiano ora aiutando le imprese rurali nella transizione verso una maggiore resilienza. Ma il successo dipende dalle capacità imprenditoriali, di leadership e finanziarie e da una chiara comunicazione dei benefici della cooperativa.

Le transizioni verdi e digitali richiedono una leadership cooperativa - Sarah de Heusch (Social Economy Europe) ha sottolineato che le cooperative sono state i primi innovatori nel campo dell'energia verde, dell'economia circolare e della sovranità digitale. Ha chiesto una maggiore formazione sulla governance democratica, poiché attualmente nessun sistema educativo formale insegna queste competenze essenziali.

Caroline Sclapari (Reload Yourself, Belgio) ha sottolineato che la capacità di fare un passo indietro, adattarsi e chiedere supporto è spesso la differenza tra successo e fallimento. L'accesso al tutoraggio e ai servizi di consulenza one-stop può fare la differenza.

Il punto di partenza fondamentale: Le cooperative sono molto più che semplici imprese: sono una rivoluzione pacifica che costruisce un'economia più forte e più equa. Ma perché le cooperative possano prosperare, è necessario investire nello sviluppo delle competenze, dalla formazione imprenditoriale all'aggiornamento e riqualificazione permanente.

  • Cooperative e innovazione digitale: Un futuro online più equo?

Nella Sessione “Guidare l'innovazione digitale basata sul valore”, gli esperti hanno esplorato come le cooperative possono essere leader nello sviluppo tecnologico etico, nella sovranità dei dati e nella governance dell'economia digitale.

I dati come prodotto cooperativo - Il dott. Michael Denga (BSP Business & Law School, Germania) ha sostenuto che le cooperative possono sfruttare i PIMS (Personal Information Management Systems) per offrire un'elaborazione, una condivisione e una proprietà dei dati orientata alla privacy. Ha inoltre chiesto un 28° regime giuridico o standard di governance armonizzati per garantire che le cooperative operino secondo regole coerenti in tutta Europa.

La tecnologia non è neutrale: i valori devono guidare lo sviluppo - Simone van der Burg (Waag Futurelab) ha sottolineato che la tecnologia riflette sempre i valori sottostanti. Per creare soluzioni digitali etiche e socialmente orientate, gli sviluppatori di software e gli scienziati sociali devono collaborare. Ha inoltre sottolineato l'importanza di un codice di condotta per la condivisione dei dati nell'economia sociale per prevenire l'uso improprio dei dati e rafforzare la fiducia.

Jan Oleszczuk-Zygmuntowski (PLZ Spółdzielnia, Polonia) ha sottolineato che le cooperative digitali crescono grazie ai loro membri, non a investitori esterni. La fiducia è fondamentale, sia per attrarre nuovi membri che per mantenere impegnati quelli esistenti. Ha avvertito che l'Europa deve costruire la sovranità tecnologica attraverso le cooperative, o rischia di sostituire i giganti tecnologici americani con oligarchi paneuropei che dettano le politiche dell'UE.

Il risultato principale: Le cooperative possono e devono essere leader nella governance digitale, garantendo la sovranità dei dati, l'IA etica e la tecnologia per il bene comune. Il futuro dell'innovazione digitale deve essere guidato dalle comunità, non solo dal capitale.

  • Scalare e crescere: Incrementare gli investimenti e i finanziamenti per le cooperative

Nella sessione “Scalare e crescere: Boosting Investment and Finance Opportunities”, gli esperti hanno affrontato le sfide del finanziamento della crescita delle cooperative, evidenziando la necessità di investimenti a lungo termine, di riforme legali e di un equilibrio tra credito e capitale proprio.

Finanziare il futuro - Víctor Meseguer Sánchez (Abacus, Spagna) ha sottolineato che mentre il FSE+ e altri strumenti finanziari sono stati fondamentali per l'economia sociale, i finanziamenti si stanno esaurendo. Poiché tutti gli Stati membri dell'UE dovranno adottare una strategia per l'economia sociale entro il novembre 2025, sono necessari maggiori investimenti per mantenere lo slancio.

Oltre il credito: equilibrare la finanza per le cooperative - Priscille Szeradzki (Associazione europea delle banche cooperative) ha sostenuto che l'accesso al credito è importante, ma non è la questione principale. Per essere vitali e redditizie, le cooperative hanno bisogno di un equilibrio tra credito e capitale proprio. In Francia, ad esempio, esistono fondi di investimento specifici per fornire capitale proprio, ma sono necessari altri meccanismi di questo tipo in tutta Europa.

Rischio e garanzie - Jan Béttcher (Bundesverband der Deutschen Volksbanken und Raiffeisenbanken (BVR), Germania) ha sottolineato l'importanza delle garanzie per la mitigazione del rischio, osservando che la sicurezza finanziaria è una preoccupazione fondamentale per le banche quando concedono prestiti alle cooperative.

Un quadro giuridico moderno - Víctor Meseguer Sánchez ha sottolineato che l'attuale quadro giuridico delle cooperative necessita di una riforma. Le proposte includono:

- Riformare la SCE (Società Cooperativa Europea) per migliorare l'accesso al capitale.

- L'introduzione di nuove forme giuridiche che servano meglio le cooperative, simili al modello della Società d'impresa dell'economia sociale in Francia.

- Reti più forti a livello europeo, che coinvolgano non solo le federazioni dell'economia sociale ma anche le federazioni delle imprese tradizionali.

Aspetto fondamentale: Se vogliamo che le cooperative scalino e siano competitive, abbiamo bisogno di un ecosistema finanziario più forte, che includa un migliore accesso al capitale, soluzioni di credito più intelligenti e quadri giuridici che supportino la crescita delle cooperative.

  • Costruire cluster industriali resilienti: liberare il potere delle cooperative

Vincenzo Linarello ha portato l’esempio del Gruppo Goel, di cui è Presidente, una comunità di persone, imprese e cooperative sociali che fin dal 2003 opera per il cambiamento e il riscatto della Calabria, attraverso il lavoro legale, la promozione sociale e un'opposizione attiva alla 'ndrangheta e alla massoneria deviata. Per dimostrare quanto e come l'etica non sia solo giusta ma possa anche essere efficace. Ha sottolineato che i cluster mutualistici rappresentano una grandissima opportunità di sviluppo integrale, non si tratta di creare solo sviluppo economico nei territori ma anche protagonismo democratico, le persone nel momento in cui partecipano alle attività delle cooperative e all’interno dei sistemi dei cluster imparano la democrazia economica che diventa anche democrazia civile.

  • Cooperative e politica industriale: Decarbonizzazione, innovazione e competitività

Nella terza e ultima plenaria, abbiamo esplorato come le cooperative possono guidare la strategia industriale europea, bilanciando crescita economica, coesione sociale e sostenibilità.

La democrazia economica deve essere una priorità - Giuseppe Guerini (CECOP, membro del Comitato economico e sociale europeo) ha sottolineato che la crescita deve mettere al centro le persone e non andare a scapito della coesione sociale. Ha chiesto investimenti diretti dell'UE nelle cooperative e ha evidenziato le iniziative di successo di acquisto dei lavoratori in Italia, Spagna, Fiandre e Slovenia.

Cooperative e agricoltura - Agnieszka Maliszewska (COPA COGECA) ha sottolineato che gli agricoltori hanno bisogno di soluzioni su misura nella transizione verso la decarbonizzazione. Sebbene l'autosufficienza sia ancora una sfida, le cooperative in Polonia hanno dimostrato come un sostegno strutturato possa aiutare gli agricoltori ad adattarsi.

Simel Esim (ILO Cooperative, Social and Solidarity Economy) ha ricordato che le cooperative crescono in modo diverso, non solo in termini di dimensioni, ma anche attraverso la cooperazione, l'acquisto di lavoratori e le partnership sindacali. Le cooperative svolgono un ruolo chiave nel finanziare le persone non bancabili e nel garantire catene di approvvigionamento eque e prive di lavoro minorile.

Anna Loscalzo (Presidente di YECN) ha sottolineato che le cooperative favoriscono la coesione sociale e l'innovazione. Ha sottolineato che le cooperative digitali sono un fattore di cambiamento e ha chiesto finanziamenti migliori, istruzione e riconoscimento legale per sostenere la loro crescita.

Il risultato principale: Le cooperative devono essere al centro della strategia industriale europea per la pace, la sostenibilità e un'economia più inclusiva. Se vogliamo un impatto reale, le politiche e gli investimenti dell'UE devono dare priorità ai modelli cooperativi.