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L'economia sociale e gli obiettivi dell'UE 2024-2029

martedì 22 ottobre 2024

L'economia sociale e gli obiettivi dell'UE 2024-2029

Il 17 ottobre 2024 si è svolto l’ evento intitolato “L'economia sociale e gli obiettivi dell'UE 2024-2029”, che ha riunito i principali attori del Parlamento europeo e dell'ecosistema dell'economia sociale. L'incontro ha messo in evidenza il ruolo essenziale dell'economia sociale nella creazione di un'Europa più prospera, competitiva e sostenibile. Gli esperti invitati hanno presentato diverse prospettive su come l'economia sociale possa sostenere diversi obiettivi dell'UE, da quelli industriali a quelli sociali, combinando diversi livelli di azione, da quello locale a quello europeo. L'evento si è svolto presso il Parlamento europeo (Bruxelles), ospitato dall'eurodeputata Maravillas Abadía Jover (PPE, Spagna) e co-organizzato da Social Economy Europe, con il supporto dell'eurodeputata Irene Tinagli (S&D, Italia).

L'evento è iniziato con i saluti del Presidente di SEE Juan Antonio Pedreño, che ha sottolineato la necessità di rafforzare le iniziative di economia sociale in tutta l'UE. Ha evidenziato la necessità di garantire il sostegno politico e di assicurare agli attori dell'economia sociale gli strumenti e le risorse per prosperare nei prossimi anni.

1° Tavola rotonda: “L'economia sociale come strumento essenziale per l'attuazione delle politiche comunitarie 2024-2029”.

Questa tavola rotonda, moderata da Sarah de Heusch, direttrice di Social Economy Europe, ha mostrato come l'economia sociale sia un attore chiave nella realizzazione degli orientamenti politici della Commissione europea e nel superamento delle principali sfide che l'UE sta affrontando. I relatori della tavola rotonda hanno illustrato ciascuno i contributi specifici dell'economia sociale.

Heather Roy, segretario generale di Eurodiaconia e presidente della piattaforma sociale Heather Roy, ha dato il via al primo panel concentrandosi sul contributo dell'economia sociale alla promozione dell'inclusione, alla costruzione della resilienza e al miglioramento della competitività. Ha sottolineato l'importanza dello sviluppo delle competenze, in particolare quelle necessarie per l'occupazione e la partecipazione sociale. Ha sottolineato come l'ecosistema svolga un ruolo cruciale nel preparare gli individui a un'occupazione sostenibile e come gli attori dell'economia sociale siano fondamentali in questi tempi difficili, in quanto attori che consentono la partecipazione.

Amaryllis Verhoeven, direttore ad interim della DG GROW. G Ecosystem II, Commissione europea. Amaryllis Verhoeven ha illustrato le principali priorità dell'UE e come l'economia sociale sia fondamentale per realizzarle, dato che è ancorata alle comunità locali. Ha evidenziato tre aree critiche: in primo luogo, il Patto per le competenze, che assicura che i lavoratori siano preparati per le transizioni verdi e digitali. In secondo luogo, entro la fine del mese sarà lanciata una nuova piattaforma per migliorare l'accesso alle informazioni e ai finanziamenti per gli attori dell'economia sociale. In definitiva, sensibilizzando sugli appalti socialmente responsabili e sottolineando l'importanza di rendere i finanziamenti dell'UE facilmente accessibili agli enti dell'economia sociale. Verhoeven ha inoltre ricordato l'importanza di un quadro giuridico adeguato e dei progetti in corso, come lo statuto transfrontaliero delle associazioni.

Giuseppe Guerini, Presidente del CECOP-CICOPA e membro del CESE. Giuseppe Guerini ha sottolineato che la relazione di Mario Draghi, pur presentando temi importanti, trascura il ruolo cruciale dell'economia sociale. Ha evidenziato la necessità di concentrarsi sullo sviluppo delle competenze e sulla formazione, piuttosto che sulla sola competitività. Ha inoltre sottolineato che gli attori dell'economia sociale non sono motivati dal profitto, ma reinvestono nelle persone e nelle comunità. Inoltre, ha auspicato la nomina di un commissario ad hoc per supervisionare l'economia sociale in tutte le politiche, da quelle sociali a quelle industriali, e fornire una chiara direzione politica. L'equità, ha sostenuto, è la chiave della prosperità e le istituzioni devono darne la priorità. In conclusione, ha proposto la creazione di un 15° ecosistema incentrato sulla pace nell'ambito della Strategia industriale dell'UE, in linea con la priorità della Commissione europea sulla difesa e strettamente collegato a quello sull'economia sociale e di prossimità.

Mathieu de Poorter, Presidente della CEDAG. Mathieu de Poorter, della CEDAG, ha sottolineato nella sua lettera ai partecipanti il ruolo centrale dell'economia sociale nel sostenere la democrazia e le priorità dell'Unione Europea. Nonostante l'assenza di riferimenti all'economia sociale negli orientamenti politici della nuova Commissione, ha sottolineato che le entità dell'economia sociale sono essenziali per il tessuto democratico dell'UE.  Le entità dell'economia sociale promuovono la democrazia economica dando priorità alle persone rispetto al profitto e favorendo l'impegno attivo dei cittadini. Ha inoltre sostenuto la creazione di un Piano d'azione europeo per i servizi sociali, sottolineando il ruolo significativo che l'economia sociale svolge in settori come la sanità e l'assistenza sociale.

2a Tavola rotonda: L'economia sociale: Dal livello locale a quello europeo

Carl Forsberg, primo vicepresidente della Commissione Cultura della Regione Västra Götaland (Svezia) e membro del Consiglio di amministrazione della rete REVES. Carl Forsberg ha presentato una panoramica di come la Regione Västra Götaland ha lavorato sull'economia sociale e di come questa abbia contribuito allo sviluppo regionale e locale. La regione ha creato il Consiglio dell'Economia Sociale nel 2001 come forum tra gli organi politici e le organizzazioni della SE e della società civile. La regione ha anche istituito diversi programmi con l'obiettivo di raggiungere accordi con la società civile e le organizzazioni della SE, in quanto sono fondamentali per lo sviluppo regionale, rafforzando la democrazia e l'innovazione sociale.

Katarzyna Nowakowska, viceministro della Famiglia, del Lavoro e delle Politiche sociali del governo polacco. Katarzyna Nowakowska, intervenuta attraverso un video registrato, ha ribadito l'impegno del suo Paese nei confronti dell'economia sociale, sottolineandone il ruolo nella promozione dell'inclusione sociale e nella fornitura di servizi vitali, soprattutto per i gruppi vulnerabili. La legge polacca sull'economia sociale definisce e sostiene oltre 95.000 entità, tra cui ONG e cooperative sociali, con sostegno finanziario e riconoscimento legale. Nowakowska ha sottolineato il ruolo chiave delle iniziative locali, guidate dalle comunità, in particolare per affrontare le sfide demografiche come l'assistenza agli anziani. La Polonia è attivamente coinvolta nella cooperazione europea, avendo firmato la Roadmap di Liegi e aderito al Comitato di monitoraggio della Dichiarazione di Lussemburgo. Il Viceministro ha sottolineato l'importanza dei fondi europei per lo sviluppo delle capacità dell'ecosistema.

Brigitte Fellahi-Brognaux, capo dell'unità Imprenditorialità sociale e inclusiva, DG Occupazione, Commissione europea. Brigitte Fellahi-Brognaux ha osservato che l'economia sociale non è sufficientemente riconosciuta, motivo per cui è fondamentale riunire tutte le parti interessate. Ciò si spiega in parte con il fatto che i diversi Stati membri affrontano l'economia sociale in modo diverso, seguendo la loro storia e la loro cultura. Una priorità fondamentale, ha spiegato, è l'attuazione da parte degli Stati membri della raccomandazione sullo sviluppo di condizioni quadro per l'economia sociale per sviluppare quadri giuridici adeguati in tutta Europa.   A tal fine, ha sollecitato una stretta collaborazione tra i governi e i rappresentanti dell'economia sociale.

Maravillas Abadía Jover, europarlamentare (PPE, Spagna). Maravillas Abadía Jover ha chiesto l'eliminazione delle barriere allo sviluppo dell'economia sociale, come gli ostacoli burocratici e i requisiti di finanziamento restrittivi. Ha esortato il Parlamento europeo a rinnovare l'Intergruppo sull'economia sociale, sottolineando la necessità di un dialogo continuo per sviluppare politiche a sostegno dell'ecosistema.

Osservazioni conclusive e punti chiave

Irene Tinagli, eurodeputata (S&D, Italia). Nelle sue osservazioni conclusive, Irene Tinagli ha sottolineato la necessità di un cambiamento culturale nel modo in cui pensiamo agli investimenti. Ha sottolineato l'importanza degli investimenti sociali, esortando l'UE a riportare la dimensione sociale nelle discussioni sulla crescita economica. Per questo motivo si è offerta di essere co-presidente dell'intergruppo Economia sociale per il gruppo S&D.

Juan Antonio Pedreño, Presidente di Social Economy Europe, ha chiuso l'evento ricordando la mancanza di riconoscimento dell'economia sociale nelle recenti comunicazioni della Commissione europea. Ha ribadito l'importanza dell'Intergruppo Economia sociale nel garantire il proseguimento delle discussioni all'interno del Parlamento europeo, chiedendo un impegno politico più forte sia a livello europeo che nazionale.