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L'entrata in vigore del meccanismo di adeguamento carbonio alle frontiere (CBAM) mette sempre più paura agli agricoltori europei

martedì 16 dicembre 2025

L'entrata in vigore del meccanismo di adeguamento carbonio alle frontiere (CBAM) mette sempre più paura agli agricoltori europei

Agricoltori, cooperative agricole, trasformatori alimentari, commercianti e produttori di fertilizzanti avvertono che le piccole modifiche alla formula di calcolo dell'imposta CBAM introdotte dalla legislazione secondaria adottata oggi non impediranno il rischio di carenze di fertilizzanti o i costi di produzione proibitivi che minacciano la produzione agricola dell'UE

Negli ultimi si è parlato circa il drastico impatto che avrebbe avuto l'entrata in vigore del meccanismo di adeguamento carbonio alle frontiere (CBAM) per i fertilizzanti il 1° gennaio 2026, dato che molti elementi necessari per il suo calcolo rimangono irrisolti. Sembra che la Commissione e gli Stati membri abbiano ascoltato queste preoccupazioni e stiano ora cercando di fornire soluzioni rapide per alcuni di questi elementi, come i parametri di riferimento e i valori predefiniti.

Uno degli elementi chiave del calcolo del CBAM rimane il certificato di carbonio CBAM. Finché la piattaforma per i certificati di carbonio CBAM rimarrà incompleta, prevista solo per il 2027, la tassa CBAM dovrà basarsi sul prezzo medio trimestrale della CO₂ dopo l'effettuazione di un ordine da parte degli importatori di fertilizzanti. Dato che il prezzo della CO₂ può variare in modo significativo nell'arco di tre mesi, ciò crea un'enorme incertezza finanziaria per gli importatori che non sono in grado di assumersi tale rischio.

Con solo due dei tre fattori chiave necessari per il calcolo del CBAM chiariti, l'incertezza finanziaria per i miscelatori e gli importatori di fertilizzanti dell'UE rimane totale, impedendo loro di effettuare ulteriori ordini, mentre il 50% delle forniture di fertilizzanti dell'UE proviene da paesi terzi. Inoltre, a parte la riduzione del margine di profitto per i valori predefiniti, che è apprezzabile, non sono state proposte misure per compensare i costi legati al CBAM per gli agricoltori. In un momento in cui molti agricoltori dell'UE si trovano ad affrontare margini molto bassi o addirittura negativi, ormai per il terzo anno consecutivo in alcuni Stati membri, a causa del forte aumento dei costi di produzione dal 2020.

Ciò mette in grave difficoltà e a rischio tutto il settore agricolo europeo.