La Commissione europea ha mantenuto le sue promesse e il tanto atteso Pacchetto vino è stato pubblicato in seguito all'impegno del Commissario Hansen di attuare rapidamente le raccomandazioni del Gruppo di alto livello sulla politica vitivinicola, conclusosi nel dicembre 2024. La proposta arriva sicuramente nel momento giusto, vista la crisi strutturale del settore vitivinicolo europeo.

L'inclusione dei regimi di estirpazione tra gli strumenti settoriali - anche se finanziati da fondi nazionali - contribuirà a stabilizzare il mercato del vino. Anche l'estensione del periodo di validità delle autorizzazioni al reimpianto, insieme alla rapida attivazione delle misure di crisi, è un passo positivo e necessario.

Tuttavia, c’è rammarico che le principali raccomandazioni finanziarie del Gruppo di alto livello, come una maggiore flessibilità nell'utilizzo dei fondi settoriali su più anni e una migliore gestione delle risorse all'interno dello stesso esercizio finanziario, non siano state accolte dalla Commissione europea. Questa mancanza rischia di comprometterne l'efficacia del pacchetto, tra l’altro questo era un aspetto che le organizzazioni nazionali ed europee del settore hanno costantemente sottolineato durante le discussioni. Infatti, senza un quadro finanziario adeguato che consenta un uso flessibile delle risorse settoriali, l'impatto di queste misure sarà limitato.

Sarà adesso importante una collaborazione tra colegislatori e portatori di interesse nelle prossime discussioni con un approccio costruttivo che porti ad un rapido accordo.