La denuncia del socialista italiano è incentrata su un compromesso della Presidenza spagnola, che a suo dire rappresenta un passo indietro rispetto alla proposta originale della Commissione. Difatti, i negoziati si stavano sviluppando in maniera abbastanza liscia, ma hanno subite una forte battuta d’arresto.

De Castro ha dichiarato che l'offerta di accordo a sorpresa presentata ieri dalla Presidenza spagnola rappresenta un affronto al lavoro svolto negli ultimi mesi. La Presidenza avrebbe, infatti, presentato ai negoziatori del PE un pacchetto che comprende significativi passi indietro rispetto alla proposta iniziale della Commissione, dal rafforzamento del ruolo delle associazioni di produttori, alla protezione delle IG utilizzate come ingredienti e nei mercati online, al pacchetto vino. Il politico italiano ha sottolineato che a queste condizioni, è difficile raggiungere un accordo a sostegno di un settore agroalimentare più competitivo e capace di creare valore aggiunto per le nostre aree rurali, durante il trilogo previsto per il 24 ottobre, alla presenza del Ministro dell'Agricoltura spagnolo (ad interim) Luis Planas, e del Commissario all'Agricoltura Janusz Wojciechowski.

Trai i temi che stanno complicando la trattativa tra le istituzioni c’è il vino, il Parlamento ha mantenuto disposizioni del regolamento sull'OCM unica e il Consiglio spinge per incorporare tutte le disposizioni nel regolamento orizzontale sulle IG.

Inoltre, la Presidenza spagnola si è dimostrata riluttante nel considerare che l'uso di IG utilizzate come ingrediente richiede un'autorizzazione da parte del Consorzio per evitare frodi e abusi dannosi per l'immagine dei prodotti di qualità. "La volontà del Parlamento di promuovere e integrare i criteri di sostenibilità da perseguire potrebbe aiutare i produttori a rispondere alle aspettative dei consumatori. Pertanto, sarebbe rammarico che il raggiungimento di un accordo durante la presidenza spagnola possa rivelarsi più difficile del previsto a causa di blocchi in dirittura d'arrivo", ha concluso De Castro.