Il professor Strohschneider ha presentato le conclusioni del dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura a Ursula von der Leyen
Originariamente introdotto da Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo Stato dell'Unione del settembre 2023, il dialogo strategico sull'agricoltura è stato concepito principalmente come risposta alle carenze dell'approccio top-down visto nella strategia Farm to Fork. L'iniziativa mirava quindi a reintrodurre un vero dialogo nel processo decisionale. Sotto la guida del professor Strohschneider, le discussioni si sono concentrate su questioni sostanziali, evitando le insidie della postura politica e della polarizzazione.
Il risultato di questi intensi sette mesi di negoziati è un documento denso che cerca di affrontare tutti gli aspetti principali del settore agroalimentare, come il riconoscimento dell'agricoltura e dell'alimentazione come settori strategici per l'Europa, la necessità imperativa di garantire la sicurezza alimentare e l'impegno per una sostenibilità competitiva.
Il dialogo strategico sostiene inoltre con forza una politica commerciale coerente, esortando la Commissione a valorizzare l'importanza dei prodotti agricoli e alimentari nei negoziati commerciali, soprattutto alla luce delle discussioni in corso sull'accordo UE-Mercosur.
Tra i risultati principali, spicca l'enfasi posta sul finanziamento delle transizioni necessarie (sia attraverso un bilancio della PAC dedicato e commisurato, sia attraverso un “Fondo temporaneo per la transizione giusta” e “un fondo per il ripristino della natura dotato di risorse adeguate”, entrambi al di fuori della PAC, sia attraverso il rafforzamento dei partenariati pubblico-privato per mobilitare i capitali) che deve essere preso in considerazione nella prossima proposta di bilancio.
Il testo poi naviga la possibilità di creare un Consiglio europeo per l'agroalimentare (EBAF) come forum di alto livello per scambi continui e più approfonditi tra i principali attori a livello europeo. Il processo deve richiedere una maggiore trasparenza, compreso un più ampio coinvolgimento degli agricoltori e delle cooperative agricole.
Il rapporto include poi diverse raccomandazioni critiche volte a responsabilizzare gli agricoltori all'interno della catena del valore, tra cui l'intervento sulle vendite sottocosto, il miglioramento della trasparenza, la lotta alle pratiche commerciali sleali e la promozione del modello cooperativo.
Inoltre, il report contiene raccomandazioni sulla gestione del territorio (nessun prelievo netto di terra entro il 2050, Osservatorio europeo dei terreni agricoli), la rivitalizzazione delle zone rurali (Rural Test), il rinnovamento generazionale (piano d'azione per il rinnovamento generazionale), la bioeconomia, la gestione delle acque, la gestione dei rischi e l'accesso all'innovazione.
Tuttavia, le sfide che la comunità agricola si trova ad affrontare oggi, come la concorrenza sleale, il reddito limitato, l'aumento dei costi energetici, il ricambio generazionale e il cambiamento climatico, non potranno che intensificarsi se non verranno affrontate con un approccio tempestivo, pragmatico e orientato all'impatto delle politiche. Sono ora necessarie azioni rapide e coerenti.