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Il Consiglio ha adottato la sua posizione sulle tariffe imposte ai fertilizzanti russi e bielorussi

lunedì 17 marzo 2025

Il Consiglio ha adottato la sua posizione sulle tariffe imposte ai fertilizzanti russi e bielorussi

La posizione presa dal Consiglio UE si discosta dalle preoccupazioni e dalle proposte avanzate dal  settore agricolo

Nel COREPER, il Consiglio UE ha adottato la sua posizione in vista dei negoziati con il Parlamento europeo sulla proposta di regolamento della Commissione per l'imposizione di tariffe graduali sulle importazioni di fertilizzanti dalla Russia e dalla Bielorussia. Dalla pubblicazione della proposta della Commissione, il settore agricolo ha costantemente messo in guardia i colegislatori europei sui rischi significativi che essa presenta per l'agricoltura e la sicurezza alimentare europee. La proposta, nata senza una valutazione d'impatto, sembrerebbe non offrire soluzione né a breve né a lungo termine per l'approvvigionamento alternativo. Quindi, nasce preoccupazione dalla posizione del Consiglio, che non fa alcun progresso sostanziale rispetto alla proposta originaria della Commissione.

I fertilizzanti sono fondamentali per la crescita delle colture e dei pascoli e rappresentano un costo importante per gli agricoltori europei. La questione è di vitale importanza per la sicurezza e la sovranità alimentare. L'UE non può permettersi di giocare d'azzardo con le forniture di prodotti agricoli. Mentre il Parlamento europeo si prepara a votare su questo tema, il settore agricolo deve essere ascoltato su questo tema.

L'Europa deve affrontare la necessità di ridurre le dipendenze strategiche. Tuttavia, c’è la necessità anche di misure concrete per mitigare l'impatto immediato sul mercato dei fertilizzanti dell'UE e per stabilire una strategia di diversificazione a medio termine.

Rimuovere immediatamente i dazi sulle importazioni di fertilizzanti da Paesi terzi al di fuori della Russia e della Bielorussia; dare priorità all'uso del letame, concedendo deroghe alla direttiva sui nitrati per i letami e i pascoli trasformati; rinviare di un anno le modifiche tariffarie proposte sui fertilizzanti provenienti dalla Russia e dalla Bielorussia, al fine di consentire l'adattamento al mercato; limitare le modifiche tariffarie ai soli fertilizzanti azotati; evitare sovrapposizioni con le misure antidumping esistenti e con i dazi CBAM; riportare i contingenti d'importazione ai livelli prebellici; infine, l'implementazione del monitoraggio dei prezzi e l'attivazione di misure di salvaguardia automatiche e affidabili ogni volta che i prezzi dei fertilizzanti superano i livelli di riferimento. Queste sono solo alcune delle contromisure di cui il settore avrebbe bisogno in questo momento.